Passeggiate Teatralizzate Ass. Hope

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         Le Nostre Passeggiate Teatraliazzate

PASSEGGIATA TEATRALIZZATA NAPOLI E L'AMORE

Napoli Terra di Canzone e di Amore luogo di possibilità e magia golfo dai mille occhi che dalla terra al mare trascina e raccoglie le sonorità di antiche e meravigliosi canti d'amore e di passione. Napoli una città che palpita sotto il rigore del mondo, che trama, vince e convince che ti spinge verso le correnti in un vortice di emozioni che partono da te e si irradiano nell'essere .... Sole che ti trafigge, ritmo che ti spinge, melodia che ti rapisce terra che ti sussurra di lussuria e di magnificenza perduta e poi ritrovata .... Napoli innamorata della vita, della morte della storia Napoli attraverso i tuoi occhi che come una carezza divorano il paesaggio che si presta all'ammirazione risoluto certo che delle sua magnificenza non sarai mai sazio!!


PASSEGGIATA TEATRALIZZATA NAPOLI BORBONICA

Le origini della dinastia dei Borbone partano da Filippo V di Borbone salito al trono di spagna nipote di Luigi XIV (Re Sole) Ma il collegamento tra il trono di spagna e quello di Napoli è legato a Elisabetta Farnese seconda Moglie di Filippo V il cuoi intento era assicurare il trono a suo figlio Carlo e dato che il trono di spagna non era destinato a Filippo V e quindi di conseguenza inaccessibile a Carlo Elisabetta puntò a un trono in Italia, ella fece in modo che Carlo prendesse possesso a 15 anni del ducato di Piacenza e di Parma e il 09 aprile sconfitte le truppe austriache Carlo ebbe le chiavi del regno di Napoli ben accolto perché i napoletani erano stufi degli austriaci e volevano un regno indipendente e Carlo fece il suo ingresso il 10 Maggio del 1734 da Porta Capuana tra la folla e gli applausi. Il 15 maggio Filippo V dichiara l'indipendenza del regno di Napoli con Re Carlo (Suo figlio) seguito dai suoi consiglieri. 1737 Carlo fu riconosciuto dall'Austria ma dovette cedere i ducati di Piacenza e Parma tendo però il tesoro Farnese che portarono a Napoli. Carlo Sposa Maria Amalia (Lui 22 anni Lei 14) Austriaca, Carlo è marito fedele e buon Re di Napoli risvegliò il settore commerciale, fece il catasto, migliorò i tribunali e la procedura civile, colpi gli immobili della chiesa. Colpì inquisizione che a Napoli non era ben accetta e allontanò lo Spinelli dalla città. Si occupò di opere Pubbliche riordinò Capodimonte e iniziò i lavori alla reggia, fece costruire il teatro San Carlo aperto il 4 novembre ( San Carlo) realizzò l'albergo dei poveri fatto da Ferdinando Fuga, e tanto altro Fu Chiamato in spagna alla Morte del Padre Filippo V e lasciò suo Figlio Ferdinando IV a gestire il Regno di Napoli.

PASSEGGIATA TEATRALIZZATA NAPOLI ESOTERICA

Altro che l'esoterica Torino! Napoli è una città ricca di leggenda, mistero e magia e lo testimoniano le numerose leggende, storie e segreti che si celano dietro ogni mattone del capoluogo campano. Tra i racconti più affascinanti e che mettono i brividi c'è il palazzo degli Spiriti (o villa degli Spiriti) sito nel complesso archeologico lungo la costa di Posillipo, vicino Marechiario.

Questo palazzo ha origini antichissime: fu costruito nel I secolo a.C. ed era appartenuto ad un ninfeo alle dipendenze del ricco liberto romano Publio Vedio Pollione. Pollione, durante la sua carriera servì in maniera impeccabile l'Imperatore Augusto, e così come premio, durante gli ultimi anni di vita, gli fu concesso di vivere il resto dei suoi giorni in un luogo stupendo come quello di Pausilypon dove godere di un clima sereno e un panorama straordinario. Quando poi Pollione morì la villa andò a finire direttamente nelle mani dell'imperatore romano. Il servo del re, tuttavia, rese questo posto spettacolare. Oltre alla villa che di primo acchito può sembrare fatiscente ma che in realtà è la testimone del passato, greco prima e latino poi, della città partenopea, fece erigere un Teatro in grado di contenere 2000 posti a sedere con un Odeon per spettacoli minori e un Ninfeo, un complesso termale tipico della romanità con vasche dove poter allevare il pesce. In queste grotte marine, oggi possiamo ancora intravederle, avvenivano le più atroci torture. Infatti Pollione non era certo uno stinco di Santo e gettava all'interno di queste vasche i propri schiavi, dandoli in pasto alle murene che allevava, almeno in base a quanto leggiamo dai racconti di Seneca e Plinio. Tuttavia, con la fine dell'impero romano, l'interesse per le bellezze archeologiche di questo luogo andarono perdute, almeno fino l'avvento "Winckelmann" portò ai fasti il fascino per l'antichità che riguarda appunto tutta la costa di Posillipo, stuzzicando la nobiltà e la borghesia a costruire ville di prestigio proprio in questa area per godere del mare e respirare la classicità di questi luoghi. Ed è proprio qui, nel famoso Palazzo degli Spiriti, che leggenda vuole si fosse trasferito il poeta medievale Virgilio per praticare le arti magiche e insegnare ai suoi adepti i "trucchi del mestiere". Il poeta mantovano amò tanto Napoli e il motivo per il quale la sua figura è legata ai presunti fantasmi della villa è che i pescatori, la gente del luogo, di notte, intravedono da lontano una figura evanescente che suona la cetra recitando dei versi in latino. Vuoi che sia proprio il vate a cantarli? Come abbiamo detto il poeta era solito praticare le sue arti magiche e si dice addirittura che le acque di quella villa, che affaccia sul mare, siano maledette visto che Virgilio era solito gettare in mare gli ingredienti delle sue pozioni e filtri magici. Un altro mito, che poi è stato sfatato, riguarda la figura di alcuni fantasmi "artificiali" creati dai falsari della zecca che avevano trovato questo stratagemma per disseminare paura tra gli abitanti in modo tale da vietare l'accesso alla villa per portare avanti, indisturbati, la loro illegale attività. Ben presto però furono scoperti e venne sfatata anche la leggenda che la villa fosse infestata dagli spiriti dai veli bianchi e illuminati da torce che si muovevano dietro le finestre del palazzo. E oggi cosa resta di questo mito? Ma un meraviglioso sito archeologico da visitare e da ammirare visto la vista meravigliosa che il Pausilypon ci dona.

PASSEGGIATA TEATRALIZZATA NAPOLI E' FEMMINA

la storia di Napoli nasce dal Ventre di una donna, Partenope la sirena delle mille leggende, la stessa Napoli viene spesso rappresentata da una giovane regina in un territorio di follia e fuoco che guarda il mare e contempla l'infinito. Napoli è femmina, terra di canzoni, poeti e contanti ricca di leggende mai raccontate che serpeggiano nell'aria che sussurrano all'orecchio di ascoltatori attenti o occasionali... ma Napoli è anche la terra delle donne.

Il primo albergo fu ideato da una donna. Il primo ospedale fu ad opera di una donna. il primo giornale politico fu diretto da una donna.

Donne di cuore e di magia e ancora oggi se ti fermi ad ascoltare l'eco della città puoi avvertire le voci, la presenza e la forza di donne forti, uniche, pericolose bellissime donne di Napoli!

PASSEGGIATA TEATRALIZZATA CANTATA CON CAROSONE                                                                                                              Renato Carosone, all'anagrafe Renato Carusone (Napoli, 3 gennaio 1920 - Roma, 20 maggio 2001), è stato un cantautore, pianista, direttore d'orchestra e compositore italiano. Pianista classico e jazzista, è stato uno dei maggiori autori e interpreti della canzone napoletana e della musica leggera italiana nel periodo collocabile tra il secondo dopoguerra e la fine degli anni novanta, avendo fuso i ritmi della tarantella con melodie africane e americane e creato una forma di macchietta, ballabile e adeguata ai tempi. Tra i suoi maggiori successi si ricordano: Torero, Caravan petrol, Tu vuò fà l'americano, 'O sarracino, Maruzzella e Pigliate 'na pastiglia. Carosone è stato anche uno dei due cantanti italiani (l'altro è stato Domenico Modugno) ad aver venduto dischi negli Stati Uniti senza inciderli in inglese.

Numerosi noi i personaggi raccontati nei testi di Renato la maggior parte sono un misto di fantasia e realtà che raccontano spiccati di vita vissuta personaggi che sognano di essere altro, le cuoi origini escono fuori a ogni occasione ascoltare Carosone è come fare un giro del mondo restando a Napoli. In altre parole sia Napoletani Mascherati con il desiderio di essere altro che Napoletani che conquistano, viaggiano mettono radici come a voler sottolineare la multiculturalità dei napoletani e mettere in evidenza che c'e un po' di Napoli in tutto il mondo.

PASSEGGIATA TEATRALIZZATA NEAPOLIS ANTICA                                                                                                                     Monte Echia è uno spuntone roccioso, interamente in tufo giallo, ubicato nella zona di Pizzofalcone, nel quartiere San Ferdinando di Napoli. Questo promontorio si staglia sul Golfo di Napoli fra il borgo di Santa Lucia ad est, la conca di Chiaia ad ovest e sovrasta l'isolotto di Megaride a sud. Su di esso i Cumani fondarono alla fine dell'VIII secolo a.C. Parthènope .

Senza la sua storia e la sua cultura Napoli non sarebbe quella città così peculiare, così unica da poter essere riconosciuta in un singolo scorcio, in un oggetto, una parola, un rito scaramantico, un'immagine; senza la sua cultura e la sua storia Napoli non sarebbe Napoli, ma storia e cultura sono fatte da donne e uomini che esistono e sono esistiti grazie a Napoli e per fare Napoli. Questa città, infatti, ha con i suoi figli un rapporto speciale, in cui entrambi si plasmano a vicenda e in modo da costituire un legame insolvibile, un tutt'uno - così Napoli non è semplicemente vicoli, strade, palazzi, piazze, mare, ma è tutto ciò insieme alle persone che vivendola le dànno vita; Napoli è commistione di pietra e carne, di colli e passi, di mare e spiriti, di Sole e di voci - un rapporto d'amore, ideale e passionale, un amore che come tutti quelli in cui sono coinvolte le viscere non è estraneo da tormenti e burrasche.